AIUTI MEGLIO DIVENENDO L’ALTRO
Se si vuole aiutare una persona al meglio, occorre anche saper parlare al meglio. Le nostre parole sono importanti mentre qualcuno, davanti a noi, sta soffrendo e ci sta chiedendo aiuto. O, e soprattutto, quando quel qualcuno sta combattendo la sua battaglia con la voglia, la fatica e la speranza nel cuore di vincere.
Quello che esce dalla nostra bocca è ciò che può convincerlo a non mollare o ad avere fiducia in se stesso, perciò, come dei bravi life coach o personal trainer, dobbiamo, senza fare sciocca retorica, saper dire le frasi giuste.
La nostra presenza e il nostro sostegno sono indispensabili, ma le parole hanno la loro importanza e possono svolgere il loro lavoro anche a distanza. Al telefono ad esempio. In quel mentre l’individuo che si è trasformato in Guerriero è, sotto un certo punto di vista, sofferente e indebolito dalle batoste della vita, nonostante celi la sua forza in questa difficile prova, pertanto, si “appenderà” letteralmente alle nostre labbra. Noi possiamo davvero essere il bastone al quale si appoggia e trova la forza di ricominciare.
LE FRASI DELL’AMORE
- Non preoccuparti, non tornerai più al livello in cui eri prima. Ogni livello che raggiungi, nella trasmutazione, non puoi più perderlo –
– Ricordati, per tanto che stai soffrendo, non combatterai mai una guerra al di sopra delle tue possibilità è solo che tu non conosci le tue possibilità e quanto sei grande –
– Fidati di me, tu ora sei inquinato ma io no, e riesco a vedere che tutto sta andando per il meglio e sarà bellissimo –
– Non sei solo, ci sono io con te –
– Io lo vedo che ce la stai facendo –
– Sei semplicemente come il bruco che si sta tramutando in farfalla. Anche lui è destabilizzato e sofferente, non sa che sta per diventare un essere magnifico, ma lo diventa. Così è –
Frasi come queste, che qui riportate possono sembrare banali e consuete, risultano invece fondamentali e sono da ripetere sovente.
Eliminano una grossa fetta di preoccupazione, cosicché possa rimanere più spazio per la tranquillità e la possibilità di farcela. Dichiarare – Io lo vedo, che ce la stai facendo – è diverso dal dire – Dai che ce la stai facendo – perché in quel “io lo vedo” si riporta un’utilissima testimonianza che appare come vera. È come dire – È proprio così, ne ho io l’inconfutabile prova! -. E la persona che, in quel momento si sta fidando di noi, ci crederà ciecamente.
L’ABBRACCIO CALDO E CONFORTEVOLE
Può sorgere un dubbio, a questo punto, che è il seguente: anche se non è vero che sta migliorando, devo dirglielo lo stesso per spronarlo a non cedere?
Purtroppo, qui forse posso aiutarvi poco, perché sarà il vostro cuore a parlare, ma posso accendere una luce su diversi aspetti al fine di non farli passare inosservati. Non bisogna essere troppo severi e nemmeno troppo morbidi. L’equilibrio è fondamentale, pertanto dovrete riuscire a valutare voi il progresso dell’individuo e capire cosa merita. Non bisogna raccontargli bugie, neanche quelle considerate “buone”, ma non bisogna neanche pretendere troppo, valutando con il nostro metro. L’empatia e la compassione sono validi strumenti e, se quell’individuo si è rivolto a voi, continuando a starvi vicino, è perché probabilmente avete queste doti. Mi premeva dirvi, più che altro, le parole da usare, in quanto personalmente le ho ricevute nel momento del bisogno da persone straordinarie e, anche se non siamo tutti uguali, a me hanno fatto un gran bene. Le ricordo tutt’ora e tutt’ora mi regalano serenità e mi incoraggiano nei momenti di cedimento.
Aprono il cuore, letteralmente, e permettono al flusso dell’amore e della meraviglia di entrare. Aprono porte che collegano a potenze incredibili in grado di sollevarci e diventare forti, sereni, grandiosi. Ci fanno stare bene, tanto bene. Sono frasi che cullano, rassicurano e donano grinta. Efficaci. Corroborano come una tazza di cioccolata calda durante una fredda sera invernale. Confortano. Innescano il processo dell’acquisire più sicurezza in se stessi. Oh! Dio, è una bellezza sentirsele dire! Soprattutto quando vengono dette con l’anima, oltre che con la voce. Entrano dentro come proiettili ed esplodono nella gioia. So che forse può non sembrare la giusta metafora, ma davvero penetrano e subito rimani di stucco incassando quello che dapprima sembra un colpo. Poi… l’entusiasmo. L’abbraccio caldo che ti suggerisce – Andrà tutto bene. Io ho già visto tutto, io lo so, ne sono certo e andrà tutto bene per te -.
EVVIVA! EVVIVA! EVVIVA!
Un’altra cosa importantissima da fare è quella di far notare, a chi sta soffrendo, qualsiasi suo piccolo passo in avanti. Anche il più minuscolo. Il più lieve, il più celato. È miracoloso far riconoscere a chi stiamo aiutando i suoi avanzamenti. E se vi doveste trovare davanti a persone troppo severe con loro stesse e che definiscono quei traguardi delle cose ovvie, e che appartengono alla normalità per gli altri, dovete sgridarli! Sì! Rimproverateli. Devono capire che non è vero. Che non sono cose ovvie e che quello che pensano e fanno gli altri non è interessante, appartiene agli altri. Quei successi, grandi o minimi che siano, vanno festeggiati. Bisogna esultare.
Se si esulta per un piccolo passettino, e si reca in lui felicità e stupore, lo si nutre. Ed egli diverrà più grande. Crescerà. Alla prossima occasione sarà grande il doppio trasformato in un qualcosa di ancora più meraviglioso. Che cos’è un semino? È solo una piccola pallina. Ne frantumiamo, pestandoli, a milioni ogni giorno. Fermi, indifesi, rotolano solo se gli schiocchiamo le dita contro. Eppure… cosa diventano se nutriti? Alberi stupefacenti e giganteschi. Se si nutre la tristezza essa aumenta. Se si nutre il talento esso aumenta. Per questo, se si nutre il successo, esso aumenta. Occorre rendere indimenticabili, quindi, quei momenti.
Anche queste vostre “sgridate” diventano così – frasi d’amore – attraverso le quali si mette sul piedistallo cio’ che davvero è significativo.
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