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Immagine del redattoreMagMel

Erezione Maschile e Cervello in Vasca

SI PUO’ FAREEEEEEEE!!!! (………FORSE)

Immagino conosciate tutti il bizzarro esperimento idealizzato da Hilary Putman all’inizio degli anni ’80. No? Allora ve lo racconto in breve.

Il filosofo e matematico Putman (1926 – 2016) ipotizzò di prendere il cervello di un uomo, metterlo all’interno di una vasca piena di un liquido apposito, in grado di mantenere vivo l’organo, e attaccare ad esso degli elettrodi collegati a loro volta a un computer. Il computer avrebbe poi inviato, attraverso cavi appositi, delle immagini che il cervello avrebbe riconosciuto.


Praticamente quello che succede a noi stessi cioè al nostro cervello che è chiuso all’interno di una cassa (cranica) ed è come quello in vasca.

Attraverso i nostri neuroni e impulsi elettrici, inviamo materiale al nostro cervello (tramite il Sistema Nervoso Centrale – SNC) il quale elabora i segnali che gli giungono dall’esterno e ci rimanda il tutto sottoforma di sensazioni (facciamola semplice). Nel caso delle immagini, in pratica, funziona tutto proprio come nel caso del computer collegato al cervello in vasca, in quanto, pure il nostro cervello non vede e non sente nulla di per sé.


Tutto questo per far capire come il cervello vive ciò che noi gli facciamo vivere.

A un uomo accade che, se inizia a pensare a una donna attraente e la immagina in un contesto provocante ed erotico, anche se questa è solo una visualizzazione e in realtà la donna vicino a lui non c’è, egli cede a una trasformazione assolutamente fisica, oltre che emozionale, come se davvero dovesse procedere verso un rapporto sessuale. E anche il “fratellino” dei maschietti è chiuso (non sempre, ma spesso sì) all’interno di slip e pantaloni. Anche lui, come il cervello, è privo di una sua personalità e facoltà decisionale (e dai… smettetela! E’ una cosa seria).


Cosa significa tutto ciò? Significa che i nostri pensieri e le nostre immaginazioni hanno il potere reale di trasformare fisiologicamente il nostro corpo.


…..E’ IL MIO CORPO CHE CAMBIA (LITFIBA)


Non tutte le trasformazioni sono evidenti come quella del pene, ma comunque accadono.

L’arresto o la maggior fuoriuscita di alcuni ormoni (o neurotrasmettitori) sono manifestazioni che veramente si manifestano, e lo fanno in base all’emozione provata.

Lo stesso turgore del pene lo subiscono anche altri organi (a causa di altre emozioni, ovviamente).

Ora, il membro maschile s’inturgidisce a causa di un complesso fenomeno nel quale esercitano un’azione sia il sistema ormonale che quello nervoso, ma anche quello psicologico e che vede alla sua base una potente vasodilatazione ordinata da un riflesso spinale. Tutto questo avviene nei confronti di una situazione considerata piacevole, ma, come ho già detto, se la secrezione o meno di diverse sostanze all’interno del nostro organismo è in disequilibrio rispetto alla norma, provoca un indurimento tessutale molto meno soddisfacente di quella del “migliore amico” dell’uomo (…che non è il cane).

Ritrovarsi così con: Cuore, Polmoni, Reni, etc… meno elastici rispetto alla loro natura non ha niente di meraviglioso.


SLALOM GIGANTI E PERCORSI FACILITATI


Ma la cosa principale che volevo trasmettervi è anche un’altra.

L’abitudine di certi pensieri, sempre simili, va a fissarsi nella Rete Neurale Chimica (dovete sapere che i segnali, da neurone a neurone, a un certo punto, cambiano e da elettrici diventano chimici) e crea una sorta di “dipendenza”. Se noi, quindi, riuscissimo a interrompere un pensiero, cioè a non fare sempre gli stessi pensieri, cambieremmo faccia anche alle reti neurali e quindi romperemmo la “dipendenza”. Come “dipendenza” intendo, ad esempio, pensare al proprio lavoro e preoccuparsi “automaticamente” per quella determinata cosa ogni giorno. O dare sempre un risvolto negativo ai risultati che immaginiamo. Sono strade già percorse all’interno del nostro cervello e quindi, i pensieri, prendono quelle vie finchè non siamo noi a far cambiar percorso al pensiero. Per loro è più facile andare verso quella via, ci sono abituati, è come se ci andassero automaticamente.


UNA REALTA’ AD LIBITUM


Ecco perché costruiamo sempre la stessa realtà, frequentiamo sempre le stesse persone (ossia persone con lo stesso messaggio per noi), perché ci sentiamo sempre inferiori, perché facciamo sempre quella cosa anche se ci causa sofferenza, etc…

Eppure… c’è un’infinità (quindi incalcolabile) di possibilità che ci circondano.

Ci sembra che ci accadano delle cose verso le quali non siamo coscienti e ci chiediamo come mai le stiamo vivendo.

Queste strade del cervello si ispessiscono sempre di più fino a condizionarci.


Possiamo modificare la realtà che ci circonda. Possiamo immaginare il meglio per noi e farlo accadere, ma ogni volta che proviamo a visualizzare quella determinata cosa ci sembra sciocco, impossibile, assurdo!


CHI VA PIANO VA SANO E VA LONTANO


In realtà, non è bene immaginare cose troppo diverse da quelle che stiamo vivendo. La nostra mente è troppo potente e ci remerebbe contro. Siamo sue vittime e periremmo al suo cospetto. Quindi dobbiamo fare piccoli passi. Sarebbe infatti inutile, e poco proficuo, immaginarsi pieni di soldi quando facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Ma… possiamo iniziare a immaginarci con i soldi giusti al momento giusto. Se NON facciamo nessun tipo di attrito questo accadrà e, accadendo, ci darà l’inconscia forza di riprovare e sempre un po’ di più, sempre un po’ di più, potendoci poi sbilanciare verso visualizzazioni stupende e che si concretizzeranno.





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