Amo scrivere da sempre. La scrittura e la pubblicazione di romanzi mi ha portata a tenere alcuni interventi e laboratori nelle scuole, esperienze che mi hanno dato modo di crescere molto sul profilo personale.
Proprio in questi giorni ho avuto l’occasione di parlare ancora di scrittura ai bambini, di provare a trasmettere loro, con le mie parole, quella gioia che ho provato nello scrivere le mie storie. Ero contenta, soddisfatta della giornata trascorsa con loro, e quella stessa sera ho ricevuto un commento di una mamma su Facebook, in cui scriveva:
Mio figlio è tornato a casa e mi ha detto: “Mamma, c’è stato solo un problema: è durato troppo poco!”. Be’, direi che è un ottimo riscontro!
E’ stato il compenso più grande che io potessi ricevere da quella giornata e in quel momento ho pensato: “Se con la mia arte e la mia presenza posso far stare così bene qualcuno, non importa quanto faticoso possa essere o quanto tempo mi costerà: sarò felice e mi sentirò viva”.
Confesso di essermi quasi commossa perché, vedi, nella mia vita ho sempre ricercato chissà cosa, ho sempre avuto le smanie di trovare quella che ognuno di noi definisce come “la mia strada”, quella cosa quasi indefinita a cui spesso non sappiamo neppure dare un nome, ma c’è in noi, è presente, e ci crogioliamo nella speranza di poterla definire, di poterla afferrare, ma non vi riusciamo mai.
Ebbene, oggi vorrei dirti che io credo proprio di averla trovata, “la mia strada”, e mi auguro che la mia esperienza possa essere d’aiuto a molti per trovare la propria.
Ho compiuto passi quasi inconsapevoli prima di giungere qui, a questa “terra promessa” dell’Anima. Anni spesi dietro una montagna di libri, alla ricerca del Sapere che mi avrebbe condotto a trovare la retta via, la mia stella cometa… per poi accorgermi che il mio Sacro Graal è sempre stato a portata di mano e non me ne sono mai accorta. Anni a girovagare da una parte all’altra, per poi scoprire che tutto era molto più semplice di quanto potessi immaginare, forse più naturale ancora di respirare.
Qual è il tuo talento, te lo sei mai chiesto? Hai mai riflettuto su quella caratteristica che hai tu, e solo tu, e che puoi donare al mondo come il sole dona la sua luce (cioé senza aspettarsi nulla in cambio)? Vedi, non sto parlando delle tue doti nel disegno, quello può essere solo un mezzo per realizzare e manifestare il tuo talento. No, parlo di altro. Non mi riferisco ai bei quadri che fai, ai bei dischi che incidi e che vorresti vendere a tutti i costi perché “hanno un valore” e perché “hai talento”. E potrei andare avanti così all’infinito, con qualsiasi altra passione/dote naturale.
Se, invece, ti dicessi che il tuo talento potrebbe essere quello di portare la gioia agli altri? Oppure ancora la tua capacità di fare humor (il che è quasi la stessa cosa)? Sì, già vedo la tua espressione: anche tu, come me, non ti aspettavi che fosse così semplice, vero?
Bene. E a quel punto, dopo aver scoperto il tuo talento, cosa devi fare? Usarlo! Donarlo al mondo, infondendolo consapevolmente in ogni azione che compi, in ogni parola che pronunci, in ogni decisione che prendi. Perché è quel talento ad averti portato qui, sulla Terra, in questa incarnazione. Perché è quel talento che ti permetterà di compiere i passi giusti nella tua vita ed è quello che ti permetterà davvero di ottenere qualcosa.
Non sarà il quadro che hai realizzato con l’intento di essere venduto. Non sarà quel motore che hai riparato con mani abili ed esperte perché vuoi essere il meccanico migliore della tua città. E ancora, non sarà quel romanzo che hai scritto, quel mobile che hai intagliato, quel dolce che hai cucinato per ricevere compiacimento, gonfiare il tuo ego e riscontro economico. No. Saranno la gioia, l’amore, la passione che donerai gratuitamente attraverso tutte queste (bellissime) attività a farti seguire la tua strada, a spalancarti porte che neppure sapevi esistessero.
Per questo non mi stancherò mai di ripeterlo: dona. Dona più che puoi e senza aspettarti nulla in cambio. Solo così vedrai miracoli.
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